Parigi, settembre 2015

Ho sempre avuto una particolare attrazione per i libri usati lasciati alla rinfusa negli angolini nascosti delle grandi città.
Penso spesso alla quantità di storie, amori e amicizie che sono dietro quelle pagine ingiallite, come tanti messaggi nelle bottiglie affidati all’oceano e ai suoi tumulti.
Ricordo che a Parigi, in quel negozietto comprai un libro scritto in italiano che recava una dedica sulla prima pagina, chissà a quale volto apparteneva quella calligrafia frastagliata, chissà che legame lo legava al destinatario del libro e chissà quante giravolte aveva fatto il destino prima di far finire quel libro nelle mie mani da turista.

Lascia un commento